Intestazione Rivista Psicologia dell'Educazione
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La rivista quadrimestrale a carattere scientifico e professionale si rivolge a insegnanti, dirigenti scolastici, operatori dei
contesti educativi e formativi, psicologi dello sviluppo, dell’educazione e della formazione e vuole essere espressione della ricerca psicologica nell’ampio e variegato settore educativo

Nucleo monotematico

UNA FOTOGRAFIA DELLA PSICOLOGIA SCOLASTICA IN ITALIA: ruolo e funzioni degli psicologi scolastici

 

Premessa

Maria Cristina Matteucci

 

Benessere a scuola e oltre. Il ruolo delle tecnologie: una ricerca/intervento di psicologia scolastica in una scuola secondaria di secondo grado

Martina Benvenuti ed Elvis Mazzoni

Obiettivo principale di questo studio esplorativo è analizzare il rapporto esistente fra, da un lato, alcune caratteristiche individuali di studentesse e studenti della scuola secondaria di secondo grado, come autostima, benessere generale e scolastico, competenze, qualità personali percepite, supporto sociale offline e online, e, dall’altro, i risultati extra-scolastici e scolastici e l’utilizzo problematico di Internet. Sono stati utilizzati questionari, focus group e due webinar su Digital Reputation e Digital Work-Life Balance. I risultati mostrano lo stretto rapporto esistente fra alcune caratteristiche individuali, l’utilizzo di Internet e i risultati scolastici ed extra-scolastici conseguiti.

 

Lo psicologo a scuola. Sfide e richieste in base a un’esperienza sul campo

Cristina Toso

Il presente lavoro prende spunto da una ricerca di tipo qualitativo condotta in qualità di psicologa scolastica in un Istituto Comprensivo e in una Scuola Secondaria di secondo Grado, che ha quindi coinvolto un campione di studenti tra i 3 e i 19 anni. L’obiettivo principale è stato comprendere la tipologia di richieste pervenute allo sportello durante l’anno scolastico 2020/2021, operando un confronto tra i vari ordini di scuola; secondariamente, avendo a disposizione i dati di accesso degli ultimi tre anni per la scuola secondaria di secondo grado, si è cercato di comprendere eventuali mutamenti connessi anche alla condizione della pandemia COVID-19 e implementazione della Didattica a distanza.

 

L’esperienza formativa “La Rete Si-Cura. Ricette e rimedi naturali per favorire relazioni positive”

Enrica Ciucci, Andrea Baroncelli, Daniela Carpenzano, Matilde Sanesi, MariaGiulia Taddei, Lucrezia Tomberli e Carolina Facci

L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha reso urgente rispondere al bisogno di rafforzare e consolidare il benessere psicologico di tutti i membri della comunità scolastica, ivi compreso l’adeguamento delle attività formative rivolte agli insegnanti secondo una modalità a distanza. In questa direzione è stato pensato e proposto il percorso di formazione “La Rete Si-Cura. Ricette e rimedi naturali per favorire relazioni positive”, attualmente in corso presso alcune realtà scolastiche della Toscana con l’obiettivo di sostenere gli insegnanti nella cura di sé, dei bisogni degli altri, e dell’intero sistema scolastico. Obiettivo di questo contributo, evidenziando il ruolo dello psicologo formatore e socializzatore emotivo, è quello di delineare le caratteristiche del percorso formativo, descrivendone la metodologia e le attività valutative.

 

Lo psicologo scolastico come risorsa nelle alleanze educative

Simone Catalano e Irene Cerniglia

L’indagine rileva la varietà dei temi di intervento educativo nel contesto scolastico e le aspettative degli insegnanti sul ruolo dello psicologo. I partecipanti (N=75) sono insegnanti prevalentemente di genere femminile (92%) che lavorano nella Scuola dell’Infanzia (n=24), nella Scuola Primaria (n=29), e nella Scuola Secondaria di I o II grado (n=22). È stato somministrato un questionario online composto da: una scheda socio-anagrafica; una sezione relativa al livello di soddisfazione percepita; un questionario per la rilevazione dell’importanza del ruolo dello psicologo scolastico; due domande aperte sull’intervento dello psicologo a scuola. Le analisi multivariate effettuate hanno evidenziato la presenza di differenze statisticamente significative per il titolo di studio che influenza le opinioni sulla collaborazione con lo psicologo (p<0.05) e sul supporto alla funzione docente (p<0.01).

 

Le potenzialità della telepsicologia nella psicologia scolastica. Una revisione degli studi applicativi nella scuola secondaria

Laura Smeraldi, Francesca Cavallini, Maria Chiara Sacchetti e Maristella Scorza

In questa revisione di studi vengono analizzati effetti e benefici di interventi di telepsicologia e psicoeducativi via web rivolti ad adolescenti, all’interno della scuola secondaria. Sono stati inclusi nella sintesi finale 13 articoli in lingua inglese, in cui i partecipanti erano studenti e studentesse di età compresa tra 11 e 19 anni. Gli studi analizzati sono sperimentali di confronto e ricerche esplorative, che hanno valutato la percezione di studenti e studentesse rispetto alla pratica psicologica online a scuola. I dati raccolti hanno mostrato come telepsicologia e interventi psicoeducativi scolastici online hanno generalmente una buona efficacia e accettabilità, tuttavia restano ambiti e lacune ancora da approfondire.

 

Lo psicologo scolastico. Competenze, formazione e contesto organizzativo

Stefano Cacciamani, Emanuela Maria Confalonieri, Sergio Di Sano, Maria Beatrice Ligorio, Giuseppina Marsico, Maria Cristina Matteucci, Paola Perucchini, Maria Assunta Zanetti e Lucia Mason

Questo articolo tratta della questione riguardante l’istituzione della figura dello psicologo scolastico che nel nostro Paese ancora manca. Viene dapprima presentato il profilo professionale di tale figura alla luce di documenti internazionali e nazionali. Successivamente viene descritto il possibile percorso formativo da compiere per l’acquisizione delle competenze necessarie, nonché il contesto in cui può essere offerto un servizio di psicologia scolastica. Infine, l’articolo propone alcune riflessioni sull’evoluzione della questione in seguito alla pandemia da COVID-19 e sui problemi aperti.

 

Oltre lo sportello di ascolto. Ruoli e funzioni degli psicologi nella scuola italiana

Annalisa Soncini, Francesca Floris e Maria Cristina Matteucci e Stephen D. Truscott

Il presente contributo di ricerca ha l’obiettivo di indagare le attività svolte dagli psicologi nelle scuole italiane, focalizzandosi in particolare sulle attività diverse dallo sportello d’ascolto psicologico. A tal fine, 565 psicologi scolastici (85,9% donne, Metà = 42.2) hanno compilato un questionario online composto da 21 item volto a indagare le caratteristiche socio-anagrafiche dei partecipanti e le attività, diverse dallo sportello d’ascolto, che svolgono nelle scuole. Dai risultati è emerso che le attività e gli interventi offerti dagli psicologi scolastici rientrano principalmente nelle aree della prevenzione e degli interventi e sono principalmente rivolti agli studenti. Si discutono dunque i possibili benefici dell’identificazione di un modello di intervento di psicologia scolastica che preveda azioni dirette e indirette e della necessità di regolamentazione della professione.

 

 

SPAZIO DI RIFLESSIONE

 

La psicologia dell’educazione tra descrittività e normatività, tra scienza e politica

Carlo Trombetta

Secondo l’Autore la psicologia dell’educazione è una scienza teorico-pratica che, attraverso, la descrittività e la prevedibilità collabora con altre scienze al fine di migliorare il “fatto educativo”. Essa necessità di una politica culturale per sviluppare una società sana e democratica.

 

 

ESPERIENZE

 

Alla scoperta dei punti di forza. Un progetto didattico inclusivo per conoscere e valorizzare le potenzialità

Giorgia Amadori

Il lavoro qui descritto si inserisce nel quadro teorico della pedagogia speciale per l’inclusione e della giftedness ed è stato svolto in una classe 4ª di scuola primaria della provincia di Bologna. Il progetto, mediante l’attivazione di un percorso didattico specifico e attraverso attività sfidanti e stimolanti, ha come obiettivo quello di far scoprire e valorizzare le potenzialità di tutti i bambini, riconoscendole reciprocamente, per migliorare il benessere della classe. Il percorso è stato svolto a distanza a causa della chiusura delle scuole indetta per l’emergenza COVID-19. I dati rilevati sembrano mostrare un miglioramento nella consapevolezza dei propri punti di forza, nella stima di sé e nel rispetto dei compagni da parte di ogni studente, oltre che entusiasmo verso argomenti e attività mai o poco affrontati in precedenza.

 

La fluenza a casa. Due esperienze di apprendimento

Angela Saccà, Iris Pelizzon e Ilaria Torelli

Il contributo descrive l’esperienza di implementazione in un contesto domestico di un programma di potenziamento fluency based svolto da una coppia di genitori con i propri figli, dopo aver ricevuto un percorso di formazione e supervisionato a distanza. I dati raccolti hanno dimostrato sia la presenza di un clima positivo e di collaborazione durante lo svolgimento delle attività sia l’aumento della frequenza di lettura (numero di sillabe lette al secondo) al termine del percorso. Pur consapevoli dei limiti metodologici che caratterizzano tale contributo, riteniamo si tratti di un’utile esperienza che racconta la possibilità di implementare a casa, senza una specifica formazione, un intervento di potenziamento della lettura fluency based, mantenendo un clima positivo di collaborazione genitore-figlio.

 

 

RASSEGNA

 

Analisi applicata del comportamento e funzioni esecutive in bambini con disturbo dello spettro autistico. Una scoping review

Sharon Ferrari, Laura Beccari, Francesca Cavallini e Sara Andolfi

Questa scoping review nasce dalla volontà di analizzare e approfondire gli effetti degli interventi basati sui principi dell’Analisi Applicata del Comportamento sulle funzioni esecutive in bambini con disturbo dello spettro autistico. Sono stati inclusi nella sintesi 7 articoli in lingua inglese, in cui i partecipanti erano bambini in età scolare e prescolare tra i 18 mesi e i 13 anni. I dati raccolti hanno mostrato come tali interventi hanno generalmente una buona efficacia, tuttavia il bisogno primario rimane quello di sviluppare maggiormente l’argomento trattato in modo tale da aggiungere nuove informazioni che potrebbero rivelarsi fondamentali.

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