Intestazione Rivista Psicologia dell'Educazione
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La rivista quadrimestrale a carattere scientifico e professionale si rivolge a insegnanti, dirigenti scolastici, operatori dei
contesti educativi e formativi, psicologi dello sviluppo, dell’educazione e della formazione e vuole essere espressione della ricerca psicologica nell’ampio e variegato settore educativo

Editoriale

 

 

NUCLEO MONOTEMATICO

Promuovere benessere dentro e fuori

I contesti tra ricerca ed esperienze

 

Promuovere benessere dentro e fuori

I contesti tra ricerca ed esperienze

Antonella Delle Fave e M. Assunta Zanetti

 

Oltre il benessere

Sviluppo dei punti di forza del carattere nelle scuole del XXI secolo

Shiri Lavy

 

Gli ultimi decenni hanno visto un crescente interesse per il benessere degli studenti, segnando un cambiamento nei sistemi che si sono concentrati principalmente sui risultati accademici. Qui propongo che siamo pronti per il passo successivo, che alcune istituzioni educative hanno già compiuto: incorporare il benessere eudaimonico. Questo cambiamento richiede l’accettazione della sfida e, eventualmente, il fallimento. Propongo inoltre lo sviluppo dei punti di forza del carattere come un percorso promettente per promuovere il benessere eudaimonico nelle istituzioni educative del 21° secolo e delineo condizioni e meccanismi che possono promuoverne lo sviluppo nelle scuole. Concludo con osservazioni sulle sfide e sui rischi nell’applicazione dei percorsi proposti.

 

Emozioni e insegnamento

Principali linee di ricerca

Caterina Fiorilli

 

Negli ultimi anni la professione insegnante è stata studiata con particolare attenzione alle dimensioni emotive che intervengono nella pratica educativa. Mentre in passato diventare insegnanti significava prevalentemente acquisire competenze disciplinari, la ricerca attuale suggerisce che senza buone competenze emotive l’efficacia educativa si riduce. In questo articolo sono affrontati tre principali filoni di studio: l’intelligenza emotiva, l’esaurimento emotivo e il benessere soggettivo dell’insegnante. Chiude il contributo una riflessione sulla scarsità di studi relativi al benessere psicologico degli insegnanti e al contributo che tali studi potrebbero dare alla ricerca attuale.

 

Imparare sentendosi al sicuro in classe

I benefici di un’educazione più olistica

Zoe Irene Albisetti

 

Questa ricerca studia i legami fra le percezioni e i comportamenti d’apprendimento associati al sentimento di sicurezza in ambito scolastico. Il termine è ripreso dalla teoria della sicurezza psicologica introdotta da Amy Edmondson per analizzare le dinamiche di gruppo. Aiuto, tolleranza all’errore e libertà d’espressione sono le dimensioni considerate. Tre classi svizzere di scuola secondaria hanno partecipato allo studio: 19-20 allievi per classe; 11.4–12.4 anni di età media (SD fra 0.5 e 0.6). I risultati, emersi con l’ausilio di una metodologia mista e focalizzata su analisi di gruppo, rilevano una singolarità nelle dinamiche di classe che è essenziale considerare per concepire degli interventi a sostegno del sentimento di sicurezza, conformemente a una visione più olistica dell’apprendimento.

 

Le dimensioni edonica e eudaimonica del benessere negli insegnanti

Uno studio interculturale in Italia e Brasile

Douglas da Silveira Pereira, Giulia Gatti, Antonella Delle Fave

 

Il ruolo degli insegnanti nel plasmare la visione del mondo dei giovani è ampiamente riconosciuto. Sebbene l’esposizione allo stress e al burnout sia stata studiata a fondo tra questi professionisti, le prove scientifiche relative al loro benessere sono ancora limitate. Fondato nel quadro della psicologia positiva, il presente studio si propone d’indagare il benessere degli insegnanti in una prospettiva interculturale. A tal fine, gli insegnanti di scuola primaria e secondaria del Brasile (N=187; Età media=36,01; 89,94% donne) e dell’Italia (N=267; Età media=47,42; 85,39% donne) hanno completato l’Eudaimonic and Hedonic Happiness Investigation Inventory. Lo strumento include domande aperte che esplorano le definizioni di felicità dei partecipanti, gli obiettivi futuri e le attuali fonti di significato. Le relazioni tra la distribuzione dei partecipanti tra le categorie di risposta e le caratteristiche demografiche sono state analizzate attraverso statistiche chi-quadrato e regressione logistica. Sono emerse sostanziali somiglianze di gruppo: la felicità era principalmente definita come un’esperienza di armonia ed equilibrio interiore; famiglia e lavoro erano importanti obiettivi futuri e fonti di significato. Per quanto riguarda le differenze di gruppo, una percentuale più alta di brasiliani ha indicato l’istruzione come obiettivo futuro e la spiritualità/religione come fonte di significato, mentre significativamente più italiani hanno indicato la salute e le relazioni interpersonali come obiettivi futuri. L’importanza attribuita al lavoro da entrambi i gruppi attesta il potenziale delle professioni educative nel sostenere il benessere dei lavoratori e lo sviluppo psicosociale degli alunni.

 

Interventi di psicologia positiva nel contesto scolastico tre-sei anni

Spunti di riflessione sulle pratiche e sugli strumenti di misura

Piera Gabola e Valérie Benoit

 

Gli effetti positivi dei programmi d’intervento di psicologia positiva (ppi) sul benessere di adulti, adolescenti e bambini della scuola primaria, così come le pratiche e gli strumenti di misura per queste popolazioni, sono già stati ampiamente documentati. Tuttavia, ci sono poche ricerche sui bambini più piccoli. Partendo dagli studi selezionati in una nostra recente rassegna della letteratura, l’articolo descrive e discute le pratiche e gli strumenti di misura utilizzati nel contesto scuola tre-sei anni. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo dei ppi, oltre che riflettere sulle misure adeguate alla valutazione dei costrutti della pp per una fascia d’età meno studiata.

 

Il ruolo del supporto sociale percepito sull’engagement in studenti di scuola secondaria di secondo grado

Luciano Romano, Piermarco Consiglio, Giacomo Angelini

 

L’obiettivo del presente studio è stato quello di verificare l’effetto congiunto di differenti fonti di supporto percepito (famiglia, amici ed emotivo degli insegnanti) sulle dimensioni dell’engagement in un campione di 394 studenti di scuola secondaria di secondo grado (f=85%; m=15.98, ds=1.43). È stato somministrato a tal fine un questionario autocompilabile, composto da scale validate in letteratura nella corrispettiva versione italiana. I risultati ottenuti indicano che le tre fonti di supporto sono positivamente associate all’engagement. Inoltre, il supporto della famiglia e quello emotivo degli insegnanti si associano alle tre differenti dimensioni dell’engagement con magnitudo differente. Sono discusse le implicazioni pratiche nei termini d’interventi mirati al miglioramento dell’interazione insegnante-famiglia e insegnante-studente.

 

Creatività e benessere eudaimonico nelle scuole primarie

Chiara Ruini, Elisa Albieri, Francesca Vescovelli

 

L’importanza d’incorporare programmi psicoeducativi per promuovere il benessere e la creatività nelle scuole è ampiamente documentata. Questa ricerca ha confrontato l’efficacia di un intervento scolastico narrativo (storytelling) rispetto a una condizione di controllo. L’intervento scolastico (quattro incontri settimanali) consisteva nella lettura e creazione di fiabe con uno specifico contenuto emotivo, coinvolgendo 165 studenti di scuola primaria. Al post-intervento, i bambini hanno riportato un aumento nei livelli di benessere e una diminuzione della depressione, dell’ansia e della somatizzazione. Maggiore creatività è emersa nelle storie incentrate sulla paura, la tristezza e la felicità. L’uso di strategie narrative aiuta i bambini a identificare le proprie risorse personali, ad esprimere la creatività e a migliorare il benessere.

 

 

IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA

 

Adolescenti: abitudini di utilizzo dei new media e sviluppo emozionale

Tiziana Schirone e Mihaela Denisa Giurcan

 

Il lavoro indaga l’esperienza adolescenziale circa le abitudini di utilizzo di smartphone e social media, eventuali norme genitoriali, vissuti emozionali in rapporto agli strumenti digitali e il legame tra uso dei new media e incremento dell’ansia. Il campione è di 181 adolescenti (58% F; 42% M), quasi tutti di nazionalità italiana, delle classi di I, III e V delle scuole medie superiori. Gli strumenti utilizzati sono un questionario self report e la Scala d’ansia asq (Krug et al., 1971). I risultati mostrano correlazioni positive tra utilizzo dello smartphone, l’ansia generale e i suoi fattori. La qualità della relazione genitoriale, correlata anch’essa con i fattori dell’ansia, svolge un ruolo protettivo e di contenimento della tensione e dell’instabilità emotiva.

 

Gli interventi di prevenzione all’abuso sessuale di giovani con disabilità intellettiva

Una rassegna bibliografica

Giada Gueli, Iris Pelizzoni, Silvia Iacomini

 

Questa rassegna prende in esame gli articoli scientifici di riviste psicologiche, dal 2000 al 2019, che propongono programmi di prevenzione della violenza sessuale per giovani con disabilità intellettiva. L’analisi della letteratura è stata condotta attraverso l’utilizzo del prisma-Statement (Moher et al., 2015) e descrive sei articoli che presentano l’efficacia d’interventi che hanno un effetto sul miglioramento delle capacità decisionali, sulla promozione e l’insegnamento di abilità sociali, sull’acquisizione di conoscenza in materia di educazione sessuale da parte dei partecipanti e sull’insegnamento di comportamenti di fuga dalle situazioni di rischio.

 

Metacognizione e decision-making nei contesti professionali

Gaia Cherubini, Paola Iannello, Alessandro Antonietti

 

L’efficacia del processo decisionale può essere inficiata da alcune variabili di ordine psicologico, quali bias, pregiudizi, distorsioni cognitive e affettive. Per contrastare questi effetti la metacognizione può aiutare l’individuo nella presa di decisione. Il presente contributo fornisce una rassegna non sistematica relativa al costrutto della metacognizione nell’ambito delle decisioni di tipo educativo-scolastico, imprenditoriale-manageriale e medico-sanitario con l’obiettivo di evidenziare, a livello teorico, il ruolo della metacognizione nel sostenere il processo decisionale di specifiche figure professionali (manager, medici e insegnanti), potenziando l’efficacia del processo stesso.

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