Intestazione Rivista Psicologia dell'Educazione
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La rivista quadrimestrale a carattere scientifico e professionale si rivolge a insegnanti, dirigenti scolastici, operatori dei
contesti educativi e formativi, psicologi dello sviluppo, dell’educazione e della formazione e vuole essere espressione della ricerca psicologica nell’ampio e variegato settore educativo

 

Il periodo pandemico sembra volgere al termine, ma crediamo importante sottolineare come sia utile pensare non tanto al ritorno alla normalità quanto al ricercare una diversa normalità, in cui esperienze e scoperte fatte negli ultimi mesi aprono a nuove riflessioni e opportunità. Se crediamo che questo atteggiamento costruttivo e propositivo sia necessario in generale, lo è in particolare per chi lavora nel mondo dell’educazione e della scuola.

I mesi passati hanno confermato quanto la scuola e l’educazione siano essenziali nella vita dei giovani, sia per il loro sviluppo cognitivo sia soprattutto per la loro crescita relazionale e sociale. La scuola è luogo di benessere e di sviluppo, occasione che se viene mancare o viene offerta in modo non continuativo fa emergere difficoltà e  differenze sociali importanti.

Il rientro a scuola ha consentito di riavviare con maggiore continuità relazioni educative e sociali significative con forse più consapevolezza rispetto agli apprendimenti che devono essere maggiormente con modalità didattiche sempre più learner centered, dove il prota- gonismo e il coinvolgimento degli studenti favoriscono sia il benessere scolastico oltre che essere più efficace anche per quegli studenti che presentano particolari difficoltà.

Alla luce anche di queste veloci considerazioni, nel presente numero viene proposto un interessante e innovativo nucleo monotematico curato da Dolores Rollo che mette in rela- zione tre elementi – la musica, la cognizione e l’apprendimento – inserendoli in un frame teorico che transita dalle neuroscienze all’educazione. La musica e le proposte ad essa collegate fanno da filo rosso ai cinque lavori presentati, che offrono riflessioni sia teoriche che pratiche e d’intervento, sottolineando come una didattica innovativa e in ascolto dei bisogni degli studenti possa fare la differenza sul loro sviluppo cognitivo e affettivo miglio- randone le prestazioni scolastiche e aumentando il livello di benessere.

Il lavoro di Gambini e colleghi propone un approfondimento su un tema importante, ovvero il ruolo di supporto che adulti, diversi dai genitori, possono rivestire per gli adole- scenti nella loro esperienza scolastica: sappiamo infatti come l’adolescente pur cercando l’autonomia, riconosca ancora agli adulti un ruolo di supporto e accompagnamento e forse il non essere genitori rappresenta un sostegno significativo in questo particolare momento di vita.

Il numero continua con una rassegna della letteratura proposta da Mariani e colleghe, relativa a studi e ricerche che hanno indagato il possibile ruolo che gli ambienti naturali hanno sul benessere di bambini e adolescenti con disturbi psicologici, facendo emergere l’importanza del legame fra livelli di benessere fisico e mentale e aree verdi collegate alla scuola. Ciò apre a nuove prospettive che devono essere considerate in particolare  per quegli studenti più in difficoltà per i quali è importante individuare nuove modalità per l’apprendimento.

Infine, il contributo di Galli approfondisce il tema della Didattica a Distanza, evidenzian- do in particolare come tale modalità possa favorire un senso di dipendenza fra bambini di scuola primaria e i loro genitori riguardo ai compiti scolastici: dipendenza che sembra ripresentarsi nei confronti degli insegnanti anche una volta ritornati a scuola in presenza e che costituisce un elemento su cui come scuola è necessario intervenire.

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