Intestazione Rivista Psicologia dell'Educazione
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La rivista quadrimestrale a carattere scientifico e professionale si rivolge a insegnanti, dirigenti scolastici, operatori dei
contesti educativi e formativi, psicologi dello sviluppo, dell’educazione e della formazione e vuole essere espressione della ricerca psicologica nell’ampio e variegato settore educativo

I cambiamenti della società odierna si ripercuotono in modo immediato e simultaneo anche in ambito educativo con importati riflessi nelle scuole di tutto il Paese. Ma sono proprio la scuola e l’educazione gli strumenti fondamentali per promuovere un cambiamento a livello culturale, sociale ed economico. Per far questo è necessario accompagnare lo sviluppo e la maturazione dell’individuo che, da singolo soggetto indipendente, deve diventare parte di una società coerente, in cui ciascuno possa diventare protagonista e saper offrire un contributo significativo nell’ambito dei contesti di vita.

Da questa necessità è stato ideato il I Congresso Mondiale della Trasformazione educativa (Napoli, ottobre 2018), occasione di formazione, crescita e sviluppo di un nuovo concetto d’educazione che, come presenta nel suo contributo Parrello, si fonda sulle parole “cura”, “bellezza” e “sogni”, aspetti fondamentali nella scuola e in ogni ambiente di vita. I contributi selezionati nel nucleo monotematico dedicato al Congresso evidenziano aspetti differenti degli aspetti educativi: Vairetti propone la musica come centralità da promuovere nei percorsi educativi; Ruvalcaba e colleghi presentano l’idea del “Saloncito”, un luogo dove le abilità socio-emotive trovano spazio e integrano la proposta curricolare; Branquinho e Gaspar de Matos descrivono un’esperienza portoghese in cui l’attenzione si sposta sull’adolescenza attraverso la promozione della voce dei soggetti di quell’età, in cui l’ascolto e il parlare diventano temi centrali; infine Salamon sintetizza prassi, esperienze e situazioni che coinvolgono i genitori e il loro ruolo educativo, un tema spesso affrontato ma sempre attuale a causa delle difficoltà crescenti dei genitori nell’educazione dei figli. Pertanto, le scelte operate nella selezione dei contributi possono offrire non solo interessanti spunti di riflessione al lettore, ma anche modelli e pratiche da replicare a scuola, luogo privilegiato per far educazione. Il numero prosegue con alcune proposte già realizzate in progetti scolastici che sviluppano diversi aspetti dell’educazione, a partire dal contributo di Incognito e Scaccioni che presenta gli effetti che un training musicale proposto nella scuola dell’infanzia può avere come ricadute significative sullo sviluppo di abilità logico-matematiche, fonologiche e meta-musicali, quali prerequisiti per gli apprendimenti successivi.

Mario e Rollo affrontano l’aspetto della comprensione del testo, centrale nell’apprendimento scolastico, con una proposta che fonda i suoi presupposti nelle neuroscienze e, quindi, a partire da un approccio embodied alla comprensione del testo, presentano un’esperienza d’apprendimento attivo, riflessivo ed efficace con significative ricadute sul successo formativo. Il contributo si presta come un modello utile per poter essere utilizzato nella pratica quotidiana nei contesti scolastici.

Canzi e colleghi descrivono i risultati del progetto Teen star, un programma d’educazione affettivo-sessuale per adolescenti. Tale progetto evidenzia come l’educazione a tematiche sessuali e affettive influenzi non solo le conoscenze sui temi in oggetto, ma favorisca anche un’educazione personale e un miglioramento del Sé.

 

Si passa poi a un interessante lavoro di Vascelli e Artoni, che presentano uno studio di caso relativo a un ragazzo di tredici anni con diagnosi di ritardo cognitivo grave, a cui è stato proposto un training che permette un’educazione ai “buon comportamenti” per ridurre quelli non appropriati, attraverso pratiche e metodologie specifiche che, tuttavia, possono diventare uno stimolo per riflessioni in ambito educativo e, più in generale, può essere applicato nelle classi.

Marchi e colleghi presentano un contributo sul ruolo del tutorato tra pari, metodologia conosciuta e diffusa ma che raramente viene utilizzata con un aspetto educativo continuativo volto alla valorizzazione di sé e dell’altro, come viene presentata invece nell’articolo.

Il numero si chiude con la presentazione di un’esperienza di Messere e colleghi relativa all’educazione alimentare, con attività volte a promuovere la conoscenza dei cibi salutari e i relativi rischi di un’alimentazione squilibrata, innalzando così non solo una conoscenza approfondita di contenuti e concetti scientifici, ma anche promuovendo salute.

Viene infine proposta la recensione di un volume che dà conto di percorso psicoeducativo di promozione e sostegno del benessere socioemotivo di adolescenti ad alto potenziale, attraverso esperienze in piccolo gruppo, con l’obiettivo di stimolare la conoscenza di se stessi e il confronto con gli altri relativi alla gestione della giftedness in adolescenza.

 

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