Le metafore degli insegnanti: guide, equilibristi, giardinieri e altro ancora
Silvia Di Ricco Scuola secondaria di primo grado E. Pea, Istituto comprensivo statale Porcari, Lucca
Carlo Cecci Scuola secondaria di primo grado E. Pistelli, Istituto comprensivo statale Camaiore 1, Lucca
Enrica Ciucci Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, Università di Firenze
Riassunto
Il contributo intende esplorare, attraverso l’uso di metafore, l’identità professionale di 63 insegnanti di scuola primaria e di scuola secondaria di primo gradoe le emozioni associate al modo in cui essi vivono la propria attività lavorativa. Tra le metafore più utilizzate quella di guida per i propri alunni e di giardiniere: entrambe le metafore riconoscono la responsabilità dell’adulto “nell’etica della cura” e la centralità dell’alunno da rispettare nelle sue caratteristiche e potenzialità; le emozioni prevalenti sono quelle dell’entusiasmo, dello stupore e della curiosità. Altre metafore, quale quella dell’“equilibrista”, evidenziano maggiormente ansie, paure e difficoltà della professione. Complessivamente le metafore rendono conto della scuola come arena emotiva.
Teachers’ metaphors on their professional identities: guides, acrobats, gardeners, and more
Silvia Di Ricco Scuola secondaria di primo grado E. Pea, Istituto comprensivo statale Porcari, Lucca
Carlo Cecci Scuola secondaria di primo grado E. Pistelli, Istituto comprensivo statale Camaiore 1, Lucca
Enrica Ciucci Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, Università di Firenze
Abstract
This paper aims to explore, by metaphors, the professional identity of 63 primary and middle school teachers and the emotions associated with the perception of their work. Among the most frequently used, the metaphor of guide and gardener attribute to the adult the responsibility of caring and recognize pupils’ characteristics and potentialities; the prevailing emotions are enthusiasm, wonder and curiosity. Other metaphors, such as that of acrobats, evidence anxieties, fears and difficulties of teachers’ profession. Altogether, metaphors show the school as an emotional arena.
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