Intestazione Rivista Psicologia dell'Educazione
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La rivista quadrimestrale a carattere scientifico e professionale si rivolge a insegnanti, dirigenti scolastici, operatori dei
contesti educativi e formativi, psicologi dello sviluppo, dell’educazione e della formazione e vuole essere espressione della ricerca psicologica nell’ampio e variegato settore educativo

SPAZIO DI RIFLESSIONE

Giuliana Pinto

Intervista a Kristiina Kumpulainen

 

 

 

Scuola dell’inclusione: alcune riflessioni

Carlo Trombetta

Il presente articolo è una rassegna critica su alcuni concetti che oggi sembrano essere comunemente accettati. L’autore, partendo dall’analisi storica del concetto di benessere, compiuta nel periodo dell’Illuminismo e in particolare attraverso le riflessioni di Dörner e Foucault, pone in risalto le ambiguità del concetto di salute così come è definito nei documenti internazionali per poi esaminare, criticamente, i concetti di bisogno educativo speciale e di scuola dell’inclusione. 

 

 

 

 

IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA: OLTRE LA DIDATTICA TRADIZIONALE

Temperamento e successo scolastico: il ruolo di mediazione del bullismo e del rifiuto dei pari

Gaetana Affuso, Concetta Esposito, Serena Aquilar, Grazia De Angelis, Maria Concetta Miranda e Dario Bacchini

L’obiettivo di questo studio è stato analizzare la relazione tra temperamento, nelle specifiche dimensioni dell’“effortful control” (controllo volontario) ed emozionalità negativa, relazioni tra pari e successo scolastico in adolescenza, ipotizzando che il temperamento si associasse al successo scolastico sia direttamente che indirettamente attraverso la mediazione del bullismo e del rifiuto dei pari. Il campione comprendeva 433 studenti iscritti al primo anno di scuola media superiore. Le misure sono state rilevate attraverso un approccio metodologico multi-informant: temperamento (auto-valutato), bullismo e rifiuto dei pari (valutato dai pari), successo scolastico (valutato dagli insegnanti). Le ipotesi sono state testate attraverso la tecnica dei Modelli di Equazione Strutturali multi gruppo per genere sessuale. I risultati hanno mostrato che: tutte le misure, eccetto l’emozionalità negativa, si associavano direttamente con il successo scolastico; solo nei maschi, l’“effortful control” si associava negativamente al ruolo di prepotente, mentre l’emozionalità negativa si associava positivamente al ruolo di vittima; vittima e prepotente si associavano positivamente al rifiuto; il rifiuto si associava al profitto scolastico. 

 

 

 

Le nuove tecnologie come strumenti per promuovere un cambiamento efficace della scuola: uno studio esplorativo

Raffaella Carro e Sara Mori

L’analisi sistematica dell’innovazione condotta in questi anni dall’Indire ha evidenziato come solo un’adozione diffusa delle ICT,associata e funzionale a una trasformazione radicale della didattica, sia in grado di garantire risultati significativi. Il presente studio ha approfondito indicatori di processo ed esito in istituti scolastici secondari di secondo grado che fanno un uso didattico quotidiano di computer portatili o altri device mobili (almeno l’80% di tecnologia sui banchi). L’ipotesi è che l’adozione così diffusa delle nuove tecnologie sia accomunata da una riflessione strategica rispetto al ruolo della scuola e alle pratiche di insegnamento e che gli strumenti digitali possano in questi contesti essere protagonisti del cambiamento. 

 

 

 

IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA: LA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA

La costruzione delle conoscenze: un percorso ecologico dalla competenza sociale agli apprendimenti

Giuliana Pinto ed Ersilia Menesini

Adottando un approccio “persona-processi-contesto” (Bronfrenbrenner, 1979) la ricerca si è proposta di verificare il legame predittivo eventualmente intercorrente tra le caratteristiche cognitive, le competenze socio-relazionali e la qualità degli apprendimenti e se questo legame si differenzi tra le scuole che attuano diversi modelli didattici. Hanno partecipato allo studio longitudinale 281 e 295 di terza elementare, rispettivamente frequentanti scuole con didattica centrata in misura diversa sull’insegnante e sulla attività collaborativa. All’inizio ed alla fine dell’anno scolastico i partecipanti sono stati sottoposti a test di profitto in lettura, scrittura e calcolo, nonché a prove di rilevazione delle competenze sociali espresse in relazione all’insegnante, ai compagni di classe e all’immagine di sé). Sono state rilevate inoltre le valutazioni accademiche degli insegnanti. I dati, sottoposti a path analysis, confermano l’esistenza di alcuni processi (in particolare la partecipazione autonoma e le capacità di decentramento cognitivo ed emotivo) che mediano il nesso tra dimensioni cognitive e sociali alla base del rendimento scolastico ed evidenziano il contributo favorevole apportato da pratiche didattiche informate alla collaborazione e all’autonomia degli allievi. Le implicazioni dei risultati vengono delineate.

 

 

 

 

IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA: STAR BENE A SCUOLA

Per una cultura delle differenze: sessualità ed affetti in adolescenza. Un’esperienza di counselling psicodinamico di gruppo in un contesto scolastico

Anna Lisa Amodeo, Cristiano Scandurra e Simona Picariello

Il presente contributo descrive una ricerca-intervento condotta in un Istituto di istruzione superiore di Napoli, finalizzata a prevenire i fenomeni di bullismo omo-transfobico. Questo costituisce una forma specifica di bullismo che può avere effetti sulla salute mentale degli studenti coinvolti, rivelandosi anche predittore di abbandono scolastico. Il progetto qui presentato costituisce, dunque, un intervento di prevenzione e promozione della salute, attraverso una metodologia basata sull’empowerment e sulla peer education, che mirava non a “risolvere”, al posto del sistema scolastico, le complesse vicissitudini emozionali che caratterizzano il bullismo omo-transfobico, ma a potenziare le competenze del sistema stesso. Grazie ad una preliminare analisi del contesto, è stato possibile comprendere le caratteristiche del fenomeno nel contesto specifico e mettere a punto un intervento mirato. Sono qui descritti, quindi, i laboratori esperienziali e le sessioni di counselling psicodinamico di gruppo realizzati, che hanno permesso di far emergere i pregiudizi legati all’omosessualità e di insinuare un cambiamento ideologico. Sono presentate, infine, delle riflessioni sul legame tra il tema del bullismo omo-transfobico e le dinamiche sottostanti alla formazione dell’identità sessuale in adolescenza. 

 

 

 

Fattori predittivi nel burnout degli insegnanti di sostegno della scuola primaria e secondaria

Simona De Stasio, Caterina Fiorilli, Greta Chiarito e Lotta Uusitalo-Malmivaara

Nel presente studio trasversale è stato analizzato in un gruppo di insegnanti di sostegno della scuola primaria e della scuola secondaria di I e II grado il contributo degli aspetti socio demografici, delle risorse personali (self efficacy e valore di sé) e degli aspetti di benessere a scuola (felicità a scuola e soddisfazione lavorativa) nel predire le dimensioni di burnout. Il gruppo di insegnanti considerato era composto di180 insegnanti (89% donne, età media M= 40.4; DS=5.2). I risultati hanno mostrato che la felicità degli insegnanti a scuola e la loro soddisfazione sul lavoro predice in modo incrementale la varianza del burnout personale, lavorativo e derivato dal rapporto con gli studenti anche quando si controlla l'effetto degli aspetti socio-demografici e delle risorse personali. Verranno analizzate le implicazioni educative e formative alla luce dei risultati emersi.

 

 

 

Star bene a scuola: il ruolo dell’abilita di letto-scrittura

Valentina Rita Andolfi, Emanuela Confalonieri, Francesca Nardò e Daniela Traficante

Negli ultimi anni è stato possibile apprezzare un crescente interesse nel campo della misurazione e del monitoraggio del benessere dei bambini (Ben-Arieh, Goerge, 2001; Land et al., 2001). La psicologia positiva (Seligman, Csikszentmihalyi, 2000) riconosce alla scuola il ruolo privilegiato di agenzia educativa per eccellenza e le ricerche si stanno indirizzando all’applicazione dello studio delle condizioni che contribuiscono al funzionamento ottimale (flourishing) delle persone, dei gruppi e delle istituzioni, anche all’ambito scolastico (Oade et al., 2011; Seligman, 2011). La ricerca presentata in questo contributo ha esplorato le relazioni tra benessere generale e scolastico del bambino e abilità di letto-scrittura. 87 bambini della scuola primaria dai 7 ai 10 anni hanno preso parte allo studio. È stata impiegata una metodologia quali-quantitativa: sono stati utilizzati dei questionari per indagare il benessere globale (Comprehensive Inventory of Thriving: Su, Tay e Diener, 2014), il benessere scolastico (Questionario sul benessere scolastico: Tobia e Marzocchi, 2015) e delle prove per le abilità di letto-scrittura (Prove MT: Cornoldi, Colpo, 2007; dettato CEO: Bozzo et al., 2003); la tecnica del draw and write (Williams et al., 1989) è stata utilizzata per indagare l’esperienza di benessere nei bambini con l’intento di permettere una maggiore libertà di espressione rispetto ai self-report. I risultati mostrano delle relazioni interessanti tra benessere generale e scolastico e tra questi e le abilità di letto-scrittura, in accordo con le ipotesi di ricerca. 

 

 

 

 

IL CONTRIBUTO DELLA RICERCA: L'ORIENTAMENTO

Orientarsi... per orientare: il ruolo dei genitori nei percorsi di scelta della scuola secondaria di secondo grado

Gianluca Gualdi e Maria Assunta Zanetti

Le direttive emanate dal MIUR in merito alle nuove politiche di orientamento, evidenziando la necessità di proporre percorsi volti al supporto delle life-skills degli studenti in una prospettiva di career management e life-span. Inoltre sottolineano la centralità della scuola e della famiglia, contesti di vita prossimi al singolo studente, elementi sempre più cruciali nella strutturazione di percorsi di orientamento e supporto alla scelta. Nella fase di transizione tra differenti ordini di scuola, è richiesto allo studente di compiere una scelta che può fortemente influenzare il suo futuro, scolastico e/o professionale, che rappresenta pertanto un nodo cruciale per lo sviluppo della persona e la realizzazione personale. Allo studente è richiesto un ruolo attivo, ma allo stesso tempo un ascolto delle indicazioni dei genitori e degli insegnanti; spesso avere a disposizione idee differenti può portare l’alunno a uno stato di indecisione e preoccupazione che riduce le capacità di presa di decisioni responsabili. Al fine di analizzare il ruolo del genitore nelle scelte scolastiche del figlio sono stati utilizzati due strumenti: batteria Con.D.Or. compilata dagli studenti e questionario Con.D.Or. Genitori, che indaga il ruolo genitoriale, le credenze e le opinioni circa il futuro. Genitori e figli si trovano in una relazione bidirezionale e si influenzano a vicenda, anche nel momento della scelta di una scuola. Si presentano quindi i risultati dello studio che coinvolge 581 genitori e i loro rispettivi figli, che hanno compilato i questionari e partecipato allo studio. L’analisi evidenzia la necessità di pensare a un orientamento specifico per i genitori degli studenti di scuola secondaria di primo grado.

 

 

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