Editoriale
Il numero si apre con il Nucleo monotematico “Promuovere benessere dentro e fuori. I contesti tra ricerca ed esperienze”, che raccoglie alcuni interventi e contributi che sono stati presentati nel corso della XIII edizione delle Giornate nazionali di Psicologia “Potenziale in crescita: modelli e pratiche in psicologia positiva”. A partire dalle lezioni magistrali di Lavy e Fiorilli che ne delineano la cornice teorica riguardo all’importanza, per uno sviluppo equilibrato, del promuovere benessere in tutti contesti di vita avendo attenzione a dimensioni e aree quali emotività, creatività e autodeterminazione che possono determinare benessere. I contributi sono il risultato di ricerche condotti in diversi contesti e con diverse fasce d’età, focalizzandosi non solo su bambini e ragazzi, ma anche su adulti e, nello specifico, sugli insegnanti che devono essere consapevoli che le loro competenze emotive, accanto a quelle disciplinari, giocano un ruolo importante nella loro efficacia educativa.
La sezione “Il contributo della ricerca” si apre con un interessante lavoro di Schirone e Giurcan in cui è stata indagata la relazione tra ansia e utilizzo di smartphone, che può fortemente influenzare il benessere degli studenti delle scuole superiori (target dello studio). La qualità della relazione genitoriale ha un ruolo di contenimento dell’instabilità emotiva dell’adolescente. Lo studio fornisce utili spunti di riflessione riguardo a un tema fortemente indagato, come quello della tecnologia in adolescenza, ma che si rende sempre più necessario e urgente, in particolare in un momento storico in cui l’aumento delle ore d’utilizzo degli smartphone da parte degli adolescenti è in continua crescita.
Segue lo studio di revisione della letteratura di Gueli, Pelizzoni e Iacomini. Partendo dall’analisi di alcuni articoli su programmi di prevenzione della violenza sessuale per giovani con disabilità intellettiva, le autrici analizzano l’efficacia di alcuni programmi capaci di favorire il miglioramento delle capacità decisionali, l’insegnamento di abilità sociali, l’acquisizione di conoscenza in materia di educazione sessuale nei partecipanti, oltre che insegnare a adottare comportamenti di fuga dalle situazioni di rischio.
Infine, come conclusione del fascicolo, è possibile leggere l’articolo del gruppo di lavoro presentato da Cherubini, Iannello e Antonietti, che indagano come la metacognizione possa essere un valido aiuto nei processi di scelta e presa di decisioni responsabili. Viene analizzato il ruolo della relazione metacognizione-presa di decisioni in diversi ambiti: educativoscolastico, imprenditorialemanageriale e medicosanitario. La scelta di queste tre categorie di lavoratori non è casuale, in quanto riguarda operatori di contesto in cui le decisioni devono essere assunte in maniera continua e quotidiana, con effetto sul benessere altrui.
Il numero si chiude con la recensione di Cuccì del libro Confalonieri e Olivari Il corpo (im)perfetto. Cambiamenti corporei in infanzia e adolescenza e implicazioni psicologiche, che offre un’interessante chiave di lettura della consapevolezza nelle diverse fasi di vita dall’infanzia all’adolescenza e delle sue implicazioni a livello fisico, psicologico e sociale, fornendo non solo ai professionisti, ma anche a genitori, insegnanti e educatori, spunti e modalità per relazionarsi con gli adolescenti.