Io mi vedo così. Lessico psicologico e rappresentazione di sé in età scolare
Gemma Marano, Anna Di Norcia, Anna Silvia Bombi, Eleonora Cannoni
Partendo dal presupposto che l’abilità di differenziare il Sé presente da quello futuro sia un aspetto rilevante della consapevolezza di sé, probabilmente in relazione con lo sviluppo della mentalizzazione, lo studio ha cercato di esplorare i nessi tra lessico psicologico e le modalità di rappresentazione del Sé attuale e futuro in bambini di terza classe della scuola primaria. Hanno preso parte alla ricerca 115 bambini (74 maschi e 41 femmine), un sottogruppo dei quali (35 maschi e 14 femmine) ha fornito una descrizione di sé per iscritto, mentre a tutti è stato chiesto di disegnare se stessi in due prospettive temporali (presente e futura). I dati provenienti dalle descrizioni scritte sono stati analizzati per individuare la frequenza di sei categorie di contenuti relativi al lessico psicologico (Camaioni, Longobardi, & Bellagamba, 1998; Longobardi, Piras, & Presaghi, 2008); i disegni sono stati codificati mediante la scala di Somiglianza del sistema pair (Bombi, Pinto, & Cannoni, 2007). In linea con la letteratura, le bambine producono testi più lunghi, ma non si ravvisano differenze di genere nella tipologia di termini riferiti agli stati interni. I termini emotivi sono i maggiormente usati dai bambini. Nel disegno di sé bambini e bambine concordano nel mostrare un Sé futuro diverso dall’attuale per aspetto del corpo, statura, ma abbastanza simile per attributi e posizione. Infine, sono emerse delle relazioni significative tra disegno e riferimento a stati mentali.