Difficoltà specifiche del calcolo: incidenza, comorbidità e ruolo delle variabili sociodemografiche
Edoardo VirgiliDipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali, Università di Urbino “Carlo Bo”
Claudio TonzarDipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali, Università di Urbino “Carlo Bo”
La finalità principale di questa ricerca è stata quella di rilevare la frequenza delle difficoltà specifiche del calcolo, un deficit specifico d’apprendimento che riguarda le capacità di calcolo e/o di elaborazione numerica. In questo studio la diagnosi di difficoltà specifica del calcolo si è basata sulla valutazione sia della componente “correttezza”, che di quella “rapidità”. Lo studio ha anche indagato il livello di comorbidità delle difficoltà specifiche del calcolo con le difficoltà di lettura, di ortografia, di attenzione e l’influenza di alcune variabili sociodemografiche sul livello di competenza aritmetica. La ricerca è stata articolata in due fasi: nella prima è stata condotta una valutazione collettiva delle abilità aritmetiche su un campione costituito da 954 bambini di classe quarta di scuola primaria; nella seconda i soggetti identificati con difficoltà specifiche del calcolo sono stati valutati individualmente. Lo studio ha permesso di identificare quattro differenti tipologie di difficoltà specifiche del calcolo, rilevando una frequenza totale di queste difficoltà pari a circa il 6% della popolazione.
Specific arithmetic difficulties: incidence, comorbidity, and role of sociodemographic variables
Edoardo Virgili and Claudio Tonzar
The main goal of the present work was to determine the frequency of the specific arithmetic difficulties, a specific learning disorder associated with arithmetic abilities and numerical processing. In this study, the diagnosis has been based on the evaluation of both accuracy and speed. The present study also aimed at investigating the level of comorbidity of the specific arithmetic difficulties with reading difficulties, orthographic difficulties, attentional difficulties, and the influence of some sociodemographic variables on the arithmetic ability. The study has been organized in two phases: the first one was devoted to collectively assess the arithmetic ability of 954 fourth grade children; in the second phase, the children who were identified as having arithmetic difficulties were tested individually. The study allowed us to identify four different types of arithmetic difficulties and to assess that this specific disorder amounts to about 6% of the population.
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